Pernacchie

testo e illustrazione di Agostina Micciariello

Agostina Micciariello

@whistle_thedolphin 

C’era un tempo, un delfino e un pesciolino che si divertivano a suon di pernacchie, a suon di PRRT di qua e PRRT di là.

Una battaglia di pernacchie tra il delfino Whistle e il pesciolino Flippy.

Come sia iniziato tutto questo? Da semplice, pura e banale noia.

Noia.

Quella sottile sensazione che ti logora su cosa fare e non saper proprio come sfruttare quella giornata al meglio. La noia infastidisce proprio perché non sai come o cosa fare per trascorrere quell’ora al meglio o sentirti produttivo per quella giornata. Così si sentirono i nostri amici; annoiati, sbuffando a più riprese durante le loro solite nuotate che si stavano annunciando tremendamente noiose.

A dispetto delle altre volte, quando nuotare significa per loro scoprire e avventurarsi in novità nella sorprendente ordinarietà del loro mondo blu, oggi quella nuotata apparve noiosa, per lo stupore di Whistle e la titubanza di Flippy. Prima d’allora, non ebbero mai provato di sentirsi annoiati in ciò che da sempre amano fare. Eppure è successo.

Come mai? Beh, a volte ci si può sentirsi così, non tutte le giornate possono essere calme come piccole onde che oscillano placidamente sulla superficie marina.

Ma allora, come sconfiggere tale sentimento?

E ciò che pensarono il latteo tursiope dalle guance rosse e il piccolo amico.

Come superare questa noia che stava penetrando fin dentro le pinne?

Rimuginarono e rimuginarono, specialmente Whistle che, con una pinna poggiata sulla sua testolona, si ingegnava su come far passare quel frustante sentimento che stava rovinando la loro giornata, così radiosa in contrasto ai loro umori. Immaginate una nuvola nera e tempestosa sulla testolina di quel delfinetto mentre ragionasse… si sentì proprio in tal modo.

Finché uno sbuffo di Flippy non lo destò da tal ragionare. Con la lingua da fuori, il pesciolino la fece vibrare emettendo un suono alquanto singolare e divertente: PRRT. Whistle gli rispose, ispirato nell’imitare quel suono che gli ebbe appena dato un’idea. Emise anch’egli una pernacchia. Dapprima, Flippy rimase sbigottito e solo dopo l’ennesima pernacchia e risposta comprese. Hanno trovato come superare quella noia, sotterrarla nella sabbia più profonda, scacciarla via dai loro cuori.

E così iniziarono a darsela di pernacchie, facendo dondolare le linguette il più energicamente possibile, divertendosi come matti. Se qualche abitante marino passasse da quelle parti, credo che avrebbe udito un concerto di pernacchie che lo avrebbero lasciato incuriosito e perplesso allo stesso tempo.

E che pernacchie sonore si diedero l’un l’altro! Parve un linguaggio comprensibile solo alle loro orecchie.

Quanto si divertirono nel fare PRRT in mezzo a foltissime alghe, PRRT fra un gruppo di pesciolini, PRRT tra gli anemoni a tuba, PRRT osservato attraverso una trivella – telescopio (e che risate si fece Flippy nello scrutare ciò), PRRT in mezzo alle onde, insomma PRRT ovunque andassero, PRRT ovunque nuotassero.

Evviva! La pernacchia ha vinto contro la noia.

Eppure, in quel breve istante, compresero che la noia stessa genera idee, invita a riflettere che anche le cose più buffe, tipo una pernacchia, possano rendere la giornata migliore, sfruttandola al meglio. E’ dalla noia che nascono le migliori idee. E’ dalla noia che nasce l’ingegno e la creatività. Questo sentimento si rivela necessario per scoprire le capacità di sé stessi, nel saper risollevarsi dal torpore.

E Whistle e Flippy si sono risvegliati da tal torpore, risollevandosi a colpi di pernacchia grazie, questa volta, all’accidentale ingegno del suo piccolo amico pesciolino.

Ora non erano più annoiati, tutt’altro! Erano divertiti come bambini che si rincorrono fra loro, in quello spazio infinito e azzurrino chiamato mare.

E noi li lasciamo così, “pernacchiando” fra una parte e l’altra mentre spariscono dalla nostra vista, sentendo ancora i loro PRRT rimbombare in quel cielo acquoso.

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