C’erano una volta due scarpe di cuoio, Sinistra e Destrina, che formavano uno splendido paio.
Erano bellissime e comode, tanto da essere orgoglio per il loro padrone, che le aveva usate senza risparmio.
Il tempo però era trascorso inesorabile, e cammina cammina, le due scarpe erano ormai divenute logore e consumate.
Un brutto giorno, furono gettate nella spazzatura, dimenticate e sole.
Sinistra e Destrina piansero tanto, sapevano di essere ormai vecchie e rovinate, ma il loro animo ancora giovane, avrebbe voluto camminare ancora.
“Nessuno ci vuole più!” si lamentarono.
Una notte proprio mentre il sole stava per sorgere, un vecchio calzolaio di nome Geppo, cominciò a rovistare tra i bidoni dei rifiuti.
Geppo era un uomo molto povero, che cercava di sopravvivere racimolando qualcosa nella spazzatura, e quando trovò le scarpe, i suoi occhi s’illuminarono.
“Thò guarda un po’!” esclamò sorpreso. “Avevo giusto bisogno di scarpe nuove.”
“Vi farò tornare splendide come una volta.” esultò dirigendosi alla sua catapecchia.
Il calzolaio lavorò instancabilmente su Sinistra e Destrina per alcuni giorni, cucendo le parti strappate, rinforzando le suole e lucidando il cuoio. Le scarpe non potevano credere alla loro fortuna e, quando furono finalmente pronte, si sentirono come nuove.
“Grazie, caro Geppo,” dissero insieme, “Vorremmo tanto ripagarti per la tua gentilezza.” E anche se il pover’uomo non sarebbe mai riuscito a sentirle, decisero di aiutarlo a migliorare la sua condizione.
Ogni volta che il calzolaio le provava, sembrava che le scarpe sapessero esattamente come muoversi, senza che lui si sforzasse.
Quando le indossò per uscire di casa, le scarpe lo portarono dentro un bosco molto fitto, e anche se Geppo si sforzava di prendere altre direzioni, si ritrovò a camminare fino a una radura nascosta.
Inutile raccontare lo spavento che accompagnò il suo cammino, le scarpe procedevano spedite, facendo sbattere il pover’uomo in una miriade di rovi e fitte frasche.
Quando finalmente sembrò che allentassero la presa, l’uomo pieno di graffi e lividi, cercò di trovare una via d’uscita.
Provò a farsi strada spostando cumuli di fronde e rovi, ma invece di trovare un sentiero, si ritrovò all’ingresso di una grotta.
Le scarpe allora ripresero a camminare, e il calzolaio venne spinto all’interno, dove, con infinita sorpresa, trovò un antico tesoro.
C’erano monete d’oro, gioielli scintillanti e oggetti meravigliosi.
L’uomo non poteva credere ai suoi occhi, esultò felice e si chiese come tutto quello che stava vivendo, fosse possibile.
Pensò a qualche miracolo, alla protezione di qualche fatina, poi finalmente capì, quando notò con molto stupore, che una delle due scarpe, gli stava facendo l’occhiolino.
Con il tesoro, poté rinnovare la sua bottega e vivere serenamente per il resto della sua vita.
Non si separò più da Sinistra e Destrina, e visse con loro tante altre bellissime avventure.
Passarono tantissimi anni insieme.
Quando ormai logore dovettero arrendersi al tempo, il calzolaio depose le due scarpe sopra una bella mensola. Lì avrebbero potuto riposare e continuare a vedere ancora il vecchio amico.
L’uomo poi continuò a prendersi regolarmente cura di loro, spazzolandole e accarezzandole con tanto amore.
E continuarono così, ancora per tanto e tanto tempo.
La storia finisce così, e voi bambini imparate che anche le cose più vecchie e logore possono ancora dare molto, basta trattarle con cura e tanto amore.
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