Il vampiro sdentato

C’era una volta, in un castello antico e misterioso, un vampiro di nome Vlad.

Era il più temuto fra tutti i vampiri, e per migliaia e migliaia di anni aveva dispensato morsi e terrorizzato paesi interi. Con il tempo però i suoi denti affilati si erano consumati e adesso si ritrovava quasi sdentato e nell’impossibilità di mordere.

“E adesso come farò!” Lamentava camminando avanti e indietro nelle stanze del suo sinistro castello. E invece di uscire di notte per andare in cerca di prede, trascorreva il suo tempo seduto su un divano succhiando spremute di frutta da un bicchiere.

Questo lo rendeva molto triste.

Una notte, mentre guardava malinconicamente la luna piena, Vlad sentì un rumore alla sua finestra. Era Pippo, il piccolo pipistrello suo amico. Il vecchio vampiro confidò la sua preoccupazione:

” Non è per mangiare che mi preoccupo, i succhi di frutta vanno benissimo… ” bofonchiò, ” … ma senza i miei canini non mi riconosco più…” singhiozzò ” che ne sarà di me? “

Pippo decise di fare qualcosa per aiutarlo ma in cambio, pretese da lui una promessa.

Nella notte volò alla volta del paese vicino, e bussò alla finestra del dentista. Il pover’ uomo dopo qualche attimo di terrore ascoltò il piccolo pipistrello e comprendendo il problema promise di collaborare.

Si recò dal vecchio vampiro e dopo varie misure e prove del caso, preparò per lui una nuova dentiera fiammante.

“Splendida!” dichiarò fiero il vampiro sfoggiando i canini brillanti.

“Ora tornerete a morderci?” chiese con preoccupazione il dentista.

“No no!” affermò deciso il vampiro. “Ho fatto una promessa e la manterrò!”

Da quel giorno, il castello divenne un’ambita meta turistica in cui folle di persone curiose, andavano di notte per vedere il terribile vampiro aggirarsi per le stanze. Tutto questo portò tanta fortuna al paese e Vlad tornò a essere il vampiro coraggioso e rispettato di sempre.

Continuò a succhiare le sue golose spremute di frutta, e capì che la vera forza non stava nei denti affilati, ma nel cuore e nell’amicizia.

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