Il piccolo drago

C’era una volta nascosto tra monti altissimi, un piccolo drago di nome Focherello. Lui amava volare e curiosare nei villaggi sottostanti. Non era pericoloso, ma gli abitanti non lo sapevano. Ogni volta che veniva avvistato quindi, veniva poi scacciato in malo modo.

Focherello era un draghetto molto sensibile, e spesso si nascondeva nelle grotte più profonde, per piangere sonore lacrime. Il fatto di essere respinto lo faceva soffrire molto.

Un giorno i suoi lamenti vennero uditi dal mago Barbagrigia, che commosso da tanta sensibilità, lo trasformò in cerbiatto. Un grazioso cerbiatto che trotterellando nei villaggi, venne accolto da tutti con carezze e cibo.

Il drago ne era felicissimo.

Un brutto giorno però arrivò in quelle zone un ferocissimo drago di nome Fuoconero. Era una bestia cattiva che amava bruciare e distruggere tutto quello che gli capitava a tiro. I villaggi erano in pericolo.

Il mago Barbagrigia tentò di combattere il grosso drago usando la magia, ma la terribile bestia ne sembrava immune.

Focherello allora chiese al mago di tornare nella sua forma di drago. Solo un suo simile avrebbe potuto affrontare Fuoconero.

“Ne sei sicuro?” chiese il mago. “Non potrei ripetere lo stesso incantesimo due volte,” spiegò, “Se torni drago, poi dovrai restarci!”

Pur di salvare gli abitanti, Focherello tornò drago e sfidò Fuoconero.

Lo scontro era impari e sembrò subito chiaro che Focherello avrebbe avuto la peggio.

Il piccolo drago stava per soccombere, quando si rese conto che gli abitanti di tutti i villaggi sparsi nella valle, stavano facendo il tifo per lui. Avevano capito le sue intenzioni.

Focherello si rianimò e trovò la forza necessaria per sconfiggere il grosso drago che scappò via lontano e non tornò più.

I villaggi erano al sicuro, e da quel giorno, tutti accolsero con gioia Focherello e le sue incursioni nelle loro faccende quotidiane. Nessuno ne ebbe più paura, e cibo e carezze non mancarono mai.

Ad onor del vero, va detto che data la mole Focherello combinò continui disastri, ma nessuno lo cacciò più via.

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