C’era una volta una bellissima valle ricoperta da tanti prati fioriti. La Fata Guardiana ne era la protettrice, e aveva come aiutanti tante piccole fatine, che provvedevano ognuna a una porzione di prato. All’alba svegliavano i fiori che si schiudevano al sole, e al tramonto li cullavano per farli addormentare. Primavera ogni anno passava in quei splendidi luoghi, e restava a riposarsi qualche mese prima di riprendere il suo lungo viaggio. Il suo arrivo doveva essere festeggiato con un tripudio di fioritura.
Tutto era quasi pronto per il fiorito evento, tranne una piccola porzione di prato. La giovane fatina che se ne occupava, era una gran dormigliona, e non si preoccupava mai di far schiudere i fiori al sorgere del sole.
Il suo prato era l’unico a non essere fiorito, con grande disappunto della Fata Guardiana.
L’arrivo di Primavera era imminente.
Un brutto giorno arrivò in quei luoghi una strega cattiva, che colpita dalla bellezza dei prati decise di stabilircisi. Avrebbe dovuto far scappare Primavera così che anche la Fata guardiana se ne sarebbe dovuta andare.
Lanciò un tremendo incantesimo sui prati, e tutti i fiori sparirono.
La Fata Guardiana con le sue fatine, caddero nel panico più profondo. L’incantesimo della strega non poteva essere annullato.
Che ne sarebbe stato di quei luoghi senza la loro cura? Che fine avrebbero fatto loro, dopo che Primavera fosse scappata per sempre? La disperazione coprì l’intera valle.
Che fare, che fare?
Quand’ecco che la fatina dormigliona si svegliò. Il suo prato non avendo fiori non aveva subìto l’effetto dell’incantesimo, e quando con molta calma svegliò i suoi fiorellini, il prato si riempì di splendide gemme dai mille colori.
Miracolo!
La Fata Guardiana diede subito ordine alle api di trasportare il polline di quei fiori in ogni angolo della valle, e con un tocco di bacchetta magica i prati tornarono a riempirsi nuovamente di tantissimi fiori colorati.
In quel momento arrivò Primavera. Ella rimase colpita dalla bellezza del luogo, e si fermò a riposare per tutto il tempo che ritenne necessario.
Infine la Fata Guardiana affrontò la strega cattiva e in breve tempo la cacciò talmente lontano, che se ne persero le tracce.
La fatina dormigliona invece pensava di aver combinato l’ennesimo guaio. Quando vide la Fata Guardiana correrle incontro pensò di scappare, di nascondersi o di sparire. L’abbraccio caloroso che ricevette invece, la sorprese ancora di più.
Non le fu mai raccontata l’intera vicenda, per paura che cercasse di dormire ancora più profondamente, ma da quel giorno nessuna la rimproverò più.
La valle tornò a splendere anche più di prima, i fiori dai mille colori brillarono in ogni angolo. Tutto era perfetto, tranne un piccolo pezzettino di prato, che restò quasi sempre senza fiori, ma nessuno ebbe più da obbiettare.
