Bianca come neve

liberamente ispirato a – Biancaneve – versione dei fratelli Grimm

C’era una volta in un reame lontano, un re in trepidazione. La regina consorte stava dando alla luce una bimba. L’evento però che sarebbe dovuto essere lieto e gioioso, non fu affatto felice.

La regina morì nel partorire e la bimba venne alla luce con un aspetto insolito. Pelle chiarissima e capelli bianchi.

Tutti nel regno ne rimasero sconvolti. Quella nascita così particolare venne considerato un evento infausto.

Le persone vicino al re lo consigliarono di allontanare la bimba dal reame ma lui, cuore di padre, non ne ebbe il coraggio. Le fu dato il nome di Bianca come neve, e venne relegata in un ala del castello da cui non ne sarebbe mai dovuta uscire. Una balia amorevole si sarebbe presa cura di lei. Il re l’amava tantissimo e quando poteva di nascosto a tutti, si recava a farle visita, giocando insieme per ore.

Un bel giorno bussò al castello una misteriosa dama in cerca di protezione e il re le offrì ospitalità. La donna veniva da molto lontano, ed era di rara bellezza, misteriosa e ammaliatrice. Tutti le caddero ai piedi.

Con il passare del tempo la corte reclamava un erede al trono e il re, invaghito anch’esso della dama, la sposò.

Da quel momento i suoi incontri con la figlia divennero sempre più rari, causando profondo dispiacere alla ragazza, che non poteva fare nulla per cambiare le cose.

Dopo qualche tempo, poi, inspiegabilmente il re si ammalò e morì.

La regina salì al trono e si rivelò per quello che era. Una strega.

Facendo uso di arti magiche costrinse il regno in guerra verso tutti gli altri reami, causando ovunque sofferenza e distruzione. Bramava il potere più di ogni altra cosa, e temendo costantemente di perderlo, interrogava ogni giorno uno specchio magico a cui poneva sempre la stessa domanda : “C’è qualcuno più potente di me? ” Ricevendo sempre una risposta negativa.

Intanto Bianca come neve al riparo da tutto, cresceva. La pelle chiarissima e i lunghi capelli bianchi facevano di lei una creatura eterea. Ogni volta che si muoveva emanava luce, sembrava risplendere come un diamante. La balia stessa ne rimaneva affascinata, la giovane ragazza era una creatura speciale.

Un brutto giorno alla solita domanda posta dalla strega, lo specchio indicò Bianca come neve, come colei che sarebbe riuscita a spodestarla. La regina ne ignorava l’esistenza e la fece cercare per mari e per monti. Quando lo specchio rivelò che si trovava all’interno del castello, la strega diede ordine di ucciderla all’istante.

La balia affezionata però, costrinse la ragazza a fuggire, spingendola in quel mondo esterno che ella non aveva mai visto né conosciuto. Bianca come neve spaventata iniziò a girovagare senza meta. La sua agitazione la fece brillare in maniera incredibile. La scia di luce che emanava divenne visibile anche da molto lontano. I soldati l’avrebbero raggiunta facilmente. Tutto sembrava perduto, quand’ecco che il bosco dove si era rifugiata, si richiuse dietro di lei. Gli alberi s’incrossarono, i rami s’infittirono e s’intrecciarono tra loro tanto da rendere impossibile ogni passaggio. L’intera foresta assunse un aspetto minaccioso. I soldati incaricati di cercarla, si rifiutarono di varcarne i confini e tornarono al castello dicendo di averne perso le tracce.

La strega era furiosa.

Lo specchio continuava a ripetere che Bianca come neve le avrebbe tolto il potere, ma lei, nonostante le arti magiche, non riusciva a trovarla.

Quel bosco sembrava impenetrabile.

Passarono gli anni e di lei se ne perse l’attenzione.

Nel reame intanto, era scesa una coltre molto scura. La gente viveva in una notte senza fine. La regina aveva accumulato così tanta cattiveria da oscurare persino il sole.

Alcuni abitanti del reame trovarono il modo di affrontare lo specchio per chiedere come liberarsi della strega. Bianca come neve era la soluzione, ma nessuno la conosceva. La vecchia balia allora diede preziosi consigli, e un drappello di uomini lasciò il castello alla ricerca della ragazza.

L’impresa non fu facile, e solo dopo mille peripezie riuscirono a trovarla. Col cuore in mano le chiesero aiuto.

La ragazza nel frattempo all’interno della foresta, aveva creato un mondo incantato. Regnava tantissima luce, e tutte le creature vivevano in pace. Quando udì la preghiera dei popolani perdonò il fatto che un tempo quella stessa gente l’avesse respinta e accettò di aiutarli. Entrò facilmente nel castello e in breve fronteggiò la regina.

Lo scontro fu epico! Saette e lampi riempirono le stanze, tuoni e boati rimbombarono in tutta la valle. Bianca come neve richiamò a sé talmente tanta luce da diventare trasparente.

In breve la strega fu sopraffatta, e scomparve dissolta da tutta quell’incredibile luminosità. Le tenebre scomparvero all’istante.

L’intero reame tornò a risplendere.

Bianca come neve salì al trono osannata da tutto il popolo, che comprese finalmente, che non bisogna giudicare le persone dall’apparenza. Da quel giorno, quelle terre conobbero un lungo periodo felice.

Un bel mattino poi, passò da quelle parti un principe… ma questa è un’altra storia!

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