Uno è il primo e lo sai fare,
d’ora innanzi puoi contare.
Due è doppia oppure coppia,
dico in giro che si sappia.
Tre momenti son del giorno,
ci giriamo tutt’intorno.
Quattro conto le stagioni,
e non sento più ragioni.
Cinque dita nella mano,
e non è un fatto strano.
Sei amici sono i miei,
aggiungiamo pure lei.
Sette tocchi nella notte,
nascondiamoci o son botte.
Otto corri giù di sotto,
prendi il vaso che si è rotto.
Nove cose noi prendiamo
e teniamo in una mano.
Dieci conto a mani aperte,
non nascondo, son scoperte.
Ora i conti sappiam fare,
e mettiamoci a giocare.
