Il pupazzetto di neve

In un cortile tutto innevato,

un pupazzetto venne creato.

Bello rotondo e sorridente,

con berretto e

scopa splendente.

Per nasino una carota,

due bottoni per occhietti,

nel cortile stava in posa,

insieme a vispi frugoletti.

Ma di notte solo solo

il pupazzo rimaneva,

e nel cortile muto e vuoto

la tristezza lo coglieva.

Nel silenzio sospirava

mentre ai bimbi ripensava,

ai giochetti dispettosi,

di quei discoli gioiosi.

I sospiri piano piano

arrivarono alle stelle,

che dorate nella notte

risplendevan tanto belle.

E nel cielo le stelline

che si stavano annoiando,

ascoltarono curiose

chi è che stava sospirando.

Dal pupazzo triste e solo

sceser leste con un volo,

e il cortile fu riempito

di giochetti e canti in coro.

Con i bimbi e con le stelle

giorno e notte accanto a lui,

il pupazzo fu felice

e non conobbe tempi bui.

Poi si sa, la vita è breve,

infin si sciolse via la neve.

Il pupazzo tristemente

obbedì e non disse niente,

come tutto li vicino,

lui si arrese al suo destino.

Ma nel tempo che restò

prima di sciogliersi via,

riuscì a comprendere qualcosa,

con non poca nostalgia.

La vita è assai più bella,

breve o lunga che essa sia,

se vicino puoi avere

chi ti faccia compagnia.

Leave a Comment